Concludiamo la parte dedicata alle interviste degli ex protagonisti di Amici con la chiacchierata fatta con Marina Marchione (clicca qui per la scheda di Gossip e Tv); anche lei amica di Maria De Filippi nell’anno che ha visto trionfare Marco Carta. Lei è stata una delle poche attrici uscite dal talent ad aver avuto talento, costanza, impegno e un pizzico di fortuna tali da riuscire a continuare la difficile strada intrapresa nella scuola, riscuotendo anche grandi soddisfazioni, come avrete avuto modo di leggere nella scheda che Gossip e Tv ha postato in merito a ciò nell’ambito dello Speciale Amici 11 – Arena di Verona. Ma, senza indugiare ancora, godetevi l’intervista a Marina Marchione, in esclusiva per voi, fidati lettori di Gossip e Tv.
Inizia Marina: “Ciao Gianvito, buongiorno!”.
No, Marina veramente mi chiamo Gianrico; questa è la terza occasione in cui ci parliamo e continui a sbagliare il mio nome (come inizio non c’è male).
(Ride, ndr) “Anche con me sbagliano sempre il cognome (Marchionne invece che Marchione)”.
Sì, ok ma io non ho sbagliato!
“Scusa, mi sono svegliata da poco e tra poco devo correre alle prove”.
Ok, tranquilla, già dimenticato. Ho letto che stai per debuttare come scrittice, di che si tratta?
“Sì è vero; è il mio primo romanzo: dicoNOdiME – a cuore aperto. Esce a giugno ed è una storia che parla di cose personali e non. Un libro al femminile, parla di donne, di come si innamorano, del loro universo. Si affronta anche un amore non etero e vari cambiamenti che toccano la vita delle persone”.
Come è nata l’idea di scrivere un romanzo?
“Ho iniziato a scrivere senza farci troppo caso nei tempi morti di una tournée, pensando alla mia storia d’amore finita. Poi quando mi sono resa conto di aver riempito diverse pagine sparse tra fogli, diari e appunti sopra l’iphone ho pensato di rendere la cosa più discorsiva. Tutto comunque si è alimentato con il tempo. Appena potevo mi mettevo seduta e scrivevo: poi ho messe insieme tutte le parole, le ho un po’ legate ed ed è venuto fuori il romanzo. Le mie amiche leggendo mi hanno detto: ma perché non ne fai un libro?. E io a quel punto mi sono detta: perchè no? Proviamo: certo io rimango un’attrice ma ho voluto comunque provare questa esperienza: ho inviato il romanzo ad una casa editrice. Il romanzo è piaciuto all’editore Andrea Mucciolo e la casa editrice, Galassia arte edizioni, mi ha dato il benvenuto nel mondo dell’editoria. Sono molto contenta. Non posso ancora dirti chi cura la prefazione, l’ho promesso a quelli dell’ufficio stampa (…).
Chi è? Patrik? Maria De Filippi? No, Luca Zanforlin? (Putroppo ogni tentativo di estorsione di notizie è fallito).
(…) ma ti dico che c’è un contributo di Pamela Prati. Il 9 giugno a Bologna presenterò il libro; se dovessi raccontartelo in una frase, il tema fondamentale è questo: non è importante chi ami ma come ami”.
Mi dicevi prima che tra un po’ devi scappare a fare le prove. Di cosa si tratta?
“Di uno spettacolo che sto preparando: The black soul. Ci tengo a precisare che non è uno spettacolo ma lo spettacolo. Dal prossimo inverno sarà in giro per i teatri d’Italia e fammelo dire: “è qualcosa”, ne sono veramente contenta, per questo in particolar modo. Lo spettacolo è di Luca Barbagallo con i testi miei (come puoi notare c’ho preso il vizio a scrivere). Luca è un coreografo bravissimo, molto giovane e anche grazie a questo spettacolo sarà molto apprezzato e riconosciuto. E’ stato lui a pensare questa storia; me ne ha parlato e dopo una telefonata abbiamo cominciato a buttare giù questo spettacolo: per noi è come un figlio. Del resto io e Luca siamo come fratelli: viviamo insieme, condividiamo tutto. Abbiamo pensato a questo bambino per un anno e mezzo e ora lo portiamo a teatro”.
C’è qualche vecchia nostra conoscenza assieme con te nello spettacolo?
“Manuel Aspidi e Cassandra De Rosa cantanti, Francesca Di Maio è la prima ballerina, mentre Fabrizio Palma si occuperà dell’arrangiamento musicale e la regia è stata presa in mano da Patrick Rossi Gastaldi, il mio papà artistico, che ha preso lo spettacolo e ha deciso di dargli una forma. Poi ci sono Valentina Tarsitano, Grazia Striano, Susy Fuccillo, Michelle Vitrano e Serena Carassai, oltre ad altre tre ballerine, Alessia, Anna e Irania”.
Curi ancora la tua rubrica su Ditutto?
“Sì, certo. Era partita come un modo per raccontare quello che combinavano i protagonisti di Amici dopo l’esperienza televisiva. Ora stiamo lentamente cambiando tematica. Abbiamo deciso di rispondere alle tante lettere che continuavano ad arrivare con delle curiosità e le domande dei fan”.
Parliamo di Amici 11, per chi fai il tifo tra i big?
“Tra i big facevo il tifo per Pierdavide Carone: avrei voluto vederlo sul podio. Credo se lo meritasse: è uno che non ha mai trionfato; certo è stato a Sanremo ma mentre tutti gli altri hanno avuto il loro momento, per lui questo non è ancora arrivato. Mi è piaciuto tanto nelle ultime esibizioni; ero convinta uscisse Annalisa; lei non mi piace tanto: tecnicamente ineccebile ma non mi trasmette, la sento distaccata e debole a livello di comunicazione. A parte questo adesso spero di veder vincere Antonino. Lui è buono ed è un bravo ragazzo. Gli altri hanno già avuto altri premi e il loro riscatto. Ora vorrei qualcosa anche per lui”.
Cosa pensi della trasformazione di Maria De Filippi? Quest’ anno si è lanciata in strip interviste e partite a ping pong con il marito…
“Penso che vada bene. La televisione è molto cambiata, si sono evoluti i programmi e anche Amici si è dovuto adattare al cambiamento. La trovo una scelta tranquilla, che riesce a mettere anche lei sotto una luce nuova: è sempre apparsa come quella che capisce tutti ma sta lì per i fatti suoi. Così arriva in maniera più diretta, più umana. Sinceramente non ho capito la scelta di fare la divisione tra i big e i ragazzi. Prima si vedeva il serale per conoscere i nuovi; da parte mia poi c’era la curiosità di vedere come erano perché poi li avrei incontrati nelle serate che facciamo. C’è stato poco modo di far questo quest’anno. Così è successo che io personalmente mi appassionassi più ai big, alle dinamiche di quelli che già conoscevo: al mini Sanremo insomma. Non mi è dispiaciuto ma certo non è più come gli altri anni”.
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